Wednesday, October 19, 2005

Sviluppo con BlackBerry. Puntata 1

Blackberry è una sorta di Palmare.
E' + piccolo di un palmare, non ha touchscreen, ma ha una "rotellina" tutto fare. Si può usare con una mano sola ed offer una incredibile produttività.
Per realizzare applicazioni è necessario:
1. scaricare l'ambiente di sviluppo (JDE) dal sito della Blackberry
2. formalizzare il problema in Java ed adattare le modalità di interfacciamento e di uso dell'applicazione al dispositivo
3. fare il Build dell'applicazione e realizzare un file ALX.
4. installare l'applicazione (Desktop Manager) sul PC fornita con il Blackberry (su CD) e lanciarla.
5. aprire il Desktop Manager e lanciare Application Loader
6. ricercare il file ALX ed installarlo sul palmare.

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Seguendo i passi sopra otterrete sicuramente un errore all'atto del lancio dell'applicazione sul Palmare:
Module ' ' attemps to access a secure API.

Per risolvere il problema è necessario "autorizzare" l'applicazione ad accedere alle API del Blackberry.
Per questo è necessario collegarsi al sito e registrarsi per ottenere via mail i files necessari a firmare il programma.

Sunday, October 16, 2005

Java e gli ambienti di sviluppo

In questo ultimo periodo sono stato (e lo sono ancora) impegnato nello scrivere una applicazione per un dispositivo mobile (BlackBerry). Sfruttando l'ambiente di sviluppo messo a disposizione sul sito ho iniziato il programma.
L'ambiente di sviluppo è ben fatto ed usa Java come linguaggio di programmazione. Le mie esperienze con Java si erano limitate a cose molto semplici. Con questa nuova esperienza comincio ad entrare maggiormente nello spirito di questo linguaggio.
In qualunque altro ambiente sarei partito dalla definizione della base dati. Con Java NO. Ho iniziato a lavorare con gli oggetti ed ho scoperto le incredibili doti della persistenza degli oggetti. Ho realizzato una prima bozza dell'applicazione con una certa fatica poichè in Java si improvvisa poco ed anche la semplice attività di implementare un menù risulta più complessa del semplice click-and-code cui gli ambienti più evoluti ci hanno insegnato. E così tra un oggetto ed un altro ho capito meglio il pattern MVC e pur non implementando a fondo l'information hiding (nel senso che molti campi delle classi sono public), devo dire che sono riuscito nell'intento.
A volte l'essere obbligati a muoversi in ambienti limitati offre il vantaggio di toccare con mano certi meccanismi che molti ambienti di sviluppo tendono a nascondere.
Quindi per una volta dimentichiamo i potenti ed iper produttivi ambienti per ricercare il "basso livello".
Ma allora dove sta la produttività di Java?
Java è produttivo per l'insieme di librerie e classi che sono implementate, ma la curva di apprendimento può risultare più lunga di quella di altri linguaggi.